Copertura Fibra ottica comuni Italiani: altri 1000 comuni nel 2018 con Open Fiber

Copertura Fibra ottica comuni Italiani: altri 1000 comuni nel 2018 con Open Fiber

23 Maggio 2018 Off Di Redazione Statistiche Italia

A occuparsi del progetto è la società partecipata al 50% delle quote da Enel e Cassa depositi e prestiti. I due piani: Agenda digitale europea e Gigabit Society.

In fin dei conti non c’è molto da aspettare perché l’obiettivo dei 1.000 comuni appartenenti alle aree bianche da coprire con Open Fiber è stato fissato entro la fine di quest’anno. Si tratta delle zone a fallimento di mercato, per cui è previsto l’avvio dei cantieri per la realizzazione della rete Ftth. Il passaggio è indispensabile considerando che, come emerso nella relazione di accompagnamento della Strategia per la banda ultra larga, il nostro Paese è fortemente in ritardo digitale e avverte l’esigenza di colmare le distanze con il resto dell’Europa sia sul piano infrastrutturale e su quello dei servizi. Il vantaggio è presto detto: cittadini e imprese possono godere di servizi tecnologicamente più avanzati, come il telelavoro e la digitalizzazione delle pratiche alla videosorveglianza, lo streaming in ultra HD e la gestione intelligente del traffico, fino al gaming più evoluto e la telemedicina.

Il progetto Open Fiber

A mettere mano in questo progetto è allora Open Fiber, società partecipata al 50% delle quote da Enel e Cassa depositi e prestiti e attualmente guidata da Elisabetta Ripa, sulla base della divisione del territorio in quattro aree (o cluster) da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in base alla presenza di infrastrutture in banda ultra larga, alla concentrazione della popolazione, alla densità di imprese e alle caratteristiche del territorio. L’obiettivo dichiarato da Open Fiber è allora chiaro: provveder all’installazione, alla fornitura e all’esercizio di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica su tutto il territorio italiano.

Il percorso sta procedendo per gradi: c’è un primo bando di gara che coinvolge 3.043 comuni di Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Toscana e Veneto, con 6,4 milioni di cittadini, 4,6 milioni di unità immobiliari e oltre 500.000 sedi di impresa e di pubbliche amministrazioni. E c’è un secondo che include 3.710 comuni di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e della Provincia di Trento. Il piano è allora ingente, considerando che Open Fiber è chiamata a cablare 6.753 comuni per un totale di 9,3 milioni di case. Tra l’altro, la società sta accelerando anche nelle aree nere con oltre 6.500 Comuni coinvolti.

I due piani: Agenda digitale europea e Gigabit Society

Due sono allora i piani di cui tenere conto per inquadrare la situazione. Il primo è l’Agenda digitale europea che prevede entro il 2020 la copertura ad almeno 30 Mbps per tutti i cittadini italiani e ad almeno 100 Mbps per l’85% della popolazione. Il secondo è il Gigabit Society, sempre dell’Unione europea, secondo cui entro il 2025 tutte le scuole, stazioni ferroviarie, aeroporti, aziende e le principali pubbliche amministrazioni comunitarie devono essere connesse almeno a 1 Gigabit per secondo. Non solo, ma tutte le abitazioni dei cittadini europei, anche nelle aree rurali, dovranno essere coperte da reti a 100 Megabit, da potenziare anche in questo caso a 1 Gbps.