Esenzioni bollo auto, saranno le Regioni a decidere come applicarle

Esenzioni bollo auto, saranno le Regioni a decidere come applicarle

21 Maggio 2019 Off Di Luigi Mannini

Il bollo auto è una delle tasse più odiate dagli automobilisti che, per questo, sono molto attenti alle eventuali esenzioni disponibili. L’avversione per questa imposta si può comprendere dalla cifra di 6,7 miliardi di euro che i privati cittadini o le imprese devono pagare ogni anno per il semplice possesso di un autoveicolo. Stando a quanto ha fatto sapere Uecoop il gettito è cresciuto con un ritmo vorticoso di ben duecento milioni di euro l’anno dal 2013 al 2017.

A quanto pare però qualche novità interessante e positiva potrebbe presto affacciarsi sull’orizzonte degli automobilisti che potrebbero dunque usufruire di esenzioni fiscali tali da ridurre, fino anche a farlo scomparire in alcuni casi, il fardello del bollo auto che incide, secondo i calcoli fatti dalla Uil per l’anno 2016 per l’11,7% sul totale delle entrate da imposte e tributi propri delle Regioni.

Le novità sono attese in seguito al pronunciamento della Corte Costituzionale che, mediante una sentenza ha investito direttamente le Regioni della responsabilità di scegliere come applicare le eventuali esenzioni fiscali sul bollo auto, senza però aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale.

Il bollo auto è una delle tasse meno amate dagli automobilisti italiani

Bollo auto, saranno le Regioni a stabilire esenzioni

Sul bollo auto dunque sono previste novità. Che riguarderanno essenzialmente la decisione presa dalla Consulta, di affidare alle Regioni la possibilità di decidere in piena autonomia come applicare eventualmente esenzioni fiscali legate a una delle tasse più odiate dagli automobilisti.

L’occasione è stata fornita dalla conclusione del contenzioso tra Commissione tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna che riguardava la necessità o meno di far pagare il bollo auto agli autoveicoli e ai motoveicoli con un’anzianità compresa tra venti e trenta anni che sono stati classificati di interesse storico o collezionistico.

Il nocciolo del provvedimento è contenuto nella sentenza n. 122 depositata lo scorso lunedì dalla Corte Costituzionale, che in pratica assegna alle Regioni questo compito con la richiesta che questa decisione non incida sulla pressione fiscale che non dovrà oltrepassare i confini dettati dal governo nazionale.

Come avviene il calcolo per il bollo auto

Come avviene il calcolo per il bollo auto? Per i residenti nelle Regioni e nelle Province Autonome convenzionate con l’Aci il calcolo del bollo si effettua tenendo in considerazione i dati degli Archivi Regionali e Provinciali gestiti dall’Automobile Club d’Italia. Il calcolo per coloro che risiedono in Toscana viene eseguito con collegamento agli archivi della Regione Toscana gestiti in proprio. Nelle restanti Regioni il calcolo viene eseguito con collegamento all’Archivio Nazionale gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.