Imu e Tasi 2018, il pagamento della seconda rata 2018 in scadenza. Regole e condizioni Comuni
La scadenza due imposte locali sugli immobili si avvicina. Il pagamento della seconda rata di Imu e Tasi, per chi ha scelto di avvalersi di questa possibilità e non ha deciso di pagare l’intero importo a giugno, dovrà essere effettuato entro il 17 dicembre. Questo è il termine ultimo entro il quale i contribuenti soggetti a questo versamento, possono regolarizzare i pagamenti, versando la seconda rata a saldo dell’importo totale senza incorrere nel ravvedimento operoso, ovvero le more. Per chi ha deciso invece di chiudere i conti già a giugno, ovviamente, questa scadenza non deve essere presa in considerazione. Se ci sono dubbi su regole e condizioni dei Comuni è possibile trovare qualche informazione utile leggendo questo articolo.
Imu e Tasi scadenza seconda rata 2018
Si avvicina lentamente, ma inesorabilmente. I contribuenti che sono soggetti alla scadenza della seconda rata di Imu e Tasi sono i proprietari di case di lusso che rientrino nella categoria catastale A/1, A/8, A/9, quelli di seconde case, di locali commerciali, di terreni, di negozi ed aree edificabili. Queste persone dovranno ricordare che lunedì 17 dicembre 2018 scade il termine ultimo per versare la seconda rata di Imu e Tasi per chiudere i conti del 2018 con entrambe le tasse sulla casa. È bene ripetere che quelli che hanno versato per intero l’importo richiesto a giugno sono ovviamente esentati da questa nuova scadenza.
Regole e condizioni dei Comuni per il pagamento Imu e Tasi
E siccome il tempo scorre veloce una rinfrescatina sulle regole e sulle condizioni poste dai Comuni che riguardano il pagamento della seconda rata delle imposte sulla casa, Imu e Tasi. Prima di effettuare il pagamento è necessario compilare l’apposito modello F24 inserendo i codici dei tributi che la stessa Agenzia delle Entrate fornisce a seconda del tipo di immobile su cui bisogna pagare l’imposta. Ovviamente cambiano anche gli importi.
Le condizioni per calcolare in maniera corretta l’importo dovuto per pagare la seconda rata di Imu e Tasi devono poggiarsi ovviamente sulla conoscenza di alcuni dati. Ovvero bisogna conoscere la rendita catastale rivalutata al 5%, i mesi di possesso nell’anno, la categoria catastale dell’immobile, la percentuale di possesso, il valore dell’aliquota deliberata dal Comune ed infine il coefficiente catastale relativo all’immobile. Una volta acquisite queste informazioni si può passare alla fase di calcolo. Per conoscere l’importo dunque, bisogna moltiplicare la rendita catastale rivalutata per il coefficiente dell’immobile.
Il risultato deve essere poi nuovamente moltiplicato per l’aliquota deliberata dal Comune nel quale è situato l’immobile in questione. Ogni Comune può scegliere l’entità della tariffa da applicare che può essere più o meno conveniente a seconda del Comune. Per facilitare il calcolo del pagamento le amministrazioni comunali hanno messo a disposizione dei contribuenti il servizio gratuito che aiuta i contribuenti a calcolare il valore della seconda rata di Imu e Tasi. Possono dormire invece sogni tranquilli, perché esentati da questo pagamento sono i proprietari di prime case non di lusso e quelli che hanno la disponibilità di terreni agricoli situati in zone montane.