Morti sul lavoro, crescono nel 2018 e primi mesi 2019. Lo dice l’Inail
Il bollettino delle morti sul lavoro non accenna a calare nonostante l’attenzione intorno a questa tragedia che colpisce con cadenza settimanale, qualche famiglia italiana, sia cresciuta sempre di più. Insieme al tentativo di mettere in campo una legislazione capace di garantire in misura maggiore la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma nonostante tutti gli sforzi la meta sembra ancora lontana.
Lo dice l’Inail che ha reso pubblici alcuni dati sulle morti sul lavoro che lasciano davvero senza fiato. Gli incidenti mortali sono cresciuti nel 2018 e continuano a crescere anche nei primi mesi del 2019. L’Inail prova a dare una ricetta per rendere più efficace la dura battaglia per sconfiggere del tutto la piaga delle morti sul lavoro.
Crescono i morti sul lavoro
Una tragedia che accade in silenzio visto che l’opinione pubblica sembra ignorarne del tutto la presenza. Una tragedia che non accenna a placarsi in un paese dove invece si registra, purtroppo, una tendenza che va nella direzione opposta. L’Inail ha infatti dichiarato che nel 2018 si è registrato un forte aumento delle morti sul lavoro.
Sono stati 704 gli infortuni mortali accertati sul lavoro. Quattrocento ventuno di questi, ovvero il sessanta per cento, è avvenuto fuori dall’azienda. Le denunce complessive superano le mille e duecento. L’aumento in percentuale, rispetto all’anno precedente, è del 4 per cento. E se si considera che la tendenza non si è arrestata nei primi mesi del 2019, ma anzi è in continua ascesa, le prospettive non possono essere migliori.
La fotografia dell’Inail è impietosa
La fotografia scattata dall’Inail sullo stato dell’arte. È impietosa. E anche in questi primi mesi del 2019 la tendenza non accenna a diminuire. Sono già più di trecento (dato aggiornato ad aprile 2019) le denunce di infortunio mortale durante il lavoro arrivate all’Inail con un incremento del 5,9% sullo stesso periodo del 2018. L’Inail può contare su un piccolo tesoretto visto che ha registrato un attivo di bilancio per l’esercizio 2018 pari a un miliardo e ottocento milioni di euro.
Questo dato ha scatenato l’iniziativa di Giovanni Luciano, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, che ha scritto una nota nella quale ha esplicitamente affermato che insieme alla riduzione delle tariffe per le imprese bisognerebbe lavorare anche per garantire l’aumento delle prestazioni per gli infortunati.
La ricetta per incidere
Potrebbe essere dunque questa la ricetta per incidere concretamente nella tragica realtà delle morti sul lavoro. Utilizzare anche le risorse che derivano dall’avanzo di bilancio di un miliardo e ottocento milioni di euro per creare il giusto equilibrio tra il minore costo per le aziende e le maggiori prestazioni per gli assicurati, con tanti incentivi in più per formazione, informazione e premialità per la prevenzione, piuttosto che incrementare costantemente gli avanzi di bilancio che vanno ad accumularsi nella tesoreria dello Stato.